"Ilium" di Dan Simmons (2004) - Mondadori

 

Questa volta Dan Simmons ci proietta in pieno IV millennio, andando controcorrente rispetto alla tendenza dominante nella SF più recente che preferisce le incursioni in futuri prossimi. Ma tale scelta consente la costruzione di uno scenario nel quale la sparuta umanità sopravvissuta a una guerra nucleare e a una ancor più grave decadenza si ritrova in balia di tecnologie delle quali ha perso il controllo. Dopo la “secessione” di una cospicua parte dell’umanità – costituita dai cosiddetti post umani – il milione di individui sparsi sul pianeta trascorre un’insulsa esistenza accudito da servitori robot. Ci si sposta mediante il fax, una sorta di teletrasporto che collega numerose stazioni sparse sul pianeta. Si è persa la capacità di leggere; ogni abilità è stata dimenticata; persino una passeggiata di pochi chilometri è improponibile. Una manciata di individui, tuttavia, fa eccezione: Daeman, perfetto esponente della società la cui unica abilità risiede nella seduzione; il quasi centenario Harman che, desideroso di andare al di là di quanto stabilito dalle consuetudini, è riuscito a imparare a leggere; la bella Ada, una ricca e volitiva ereditiera; Hannah, una giovane donna che ha intrapreso lo studio della metallurgia; Savi che con i suoi mille e cinquecento anni è la più vecchia persona al mondo. Le vicende di questo manipolo di personaggi si intrecciano a quelle di Orphu e Mahnmut, automi semibiologici provenienti dai pianeti esterni del sistema solare, superstiti di una spedizione inviata a esplorare Marte per fare luce sulle violente oscillazioni quantiche che vi si originano. Sembra essere il pianeta rosso, infatti, il fulcro di ogni cosa. Vi si sta combattendo nuovamente la guerra di Troia, nella quale si confrontano le schiere degli eroi troiani e achei riportati in vita dagli Dei della mitologia greca (in realtà Post Umani che giocano con i ruoli di Zeus e compagnia bella). I nuovi padroni si servono di redivivi studiosi omerici vissuti in varie epoche perché seguano in incognito l’andamento dell’assedio. Hockennerry, un professore di storia vissuto negli Stati Uniti del XX secolo, è uno di essi.

Se preferite le storie avvincenti, ma al tempo stesso dense di significati, metafore, psicologia – in poche parole se avete amato Hyperion – non potete lasciarvi sfuggire i due tomi di Ilium (sulla scelta di dividere in due parti il romanzo siamo costretti ad aggiungere anche la nostra disapprovazione a quella degli altri appassionati).

Ma al di là della gradevolissima fruizione, possiamo chiederci quale è il secondo livello di lettura del romanzo?

Ognuno può individuare il suo. Chi scrive vi ha trovato molti spunti di riflessione, in modo particolare sulle più nascoste aspirazioni dell’Umanità. Seguendo le avventure del manipolo di protagonisti viene da chiedersi: che cosa è un uomo, un vero uomo? E cosa è una donna, una vera donna?

Sono possibili numerose definizioni, ciascuno ha la sua. Qualcuno proporrà a modello il forzuto tutto muscoli e testosterone al quale dovrebbe corrispondere la sventola supersexy con un imponente torace; qualcun altro l’audace capitano d’industria il cui equivalente femminile potrebbe essere la manager spietata; le fanciulle romantiche opterebbero per il bel tenebroso, ma affidabile, mentre i giovanotti per la brava ragazza della porta accanto (carrozzata da pin up, è inutile precisarlo).

Noi preferiremmo una persona inguaribilmente curiosa, irriducibile esploratrice, insaziabile e onnivora lettrice.

Cioè l’esatto contrario di ciò che la gente è diventata nel futuro descritto da Simmons.

Ma, dovremmo chiederci, una simile umanità è così distante da noi?

Potendo scegliere tra la lotta quotidiana per l’affermazione professionale e un’esistenza resa agevole da un’opulenza tale da consentire il mantenimento di uno stuolo di servitori (robot o umani non fa poi tanta differenza), cosa faremmo? Preferiremmo continuare con lo stress quotidiano imposto dalle forche caudine di un traffico congestionato e di impegni pressanti? Oppure ci abbandoneremmo alla ricerca della gratificazione attraverso il lusso, il cibo, l’ostentazione?

E se ci trovassimo nei panni dei Post Umani come ci comporteremmo?

Essendo sanissimi, fortissimi, bellissimi…   Cosa faremmo dei poveracci  esclusi dai nostri privilegi? Potremmo, per puro divertimento, usarli come pedine su una scacchiera che riproduce il più celebre assedio della storia?

Oppure useremmo il nostro immenso potere con delicatezza e rispetto? La risposta non è difficile da formulare.

 

SCHEDA DELL'OPERA


Febbraio:         2004

Titolo:           Ilium

Autore:           Dan Simmons

Editore:          Mondadori

Prezzo:           17,00 Euro

Uscita:           Settembre 2003