"Oltre il Pianeta del Vento" di Paolo Aresi (2005) - Mondadori

 

Estevan Flores si imbarca sulla Leonardo da Vinci, un’astronave che, partendo dall’orbita di Marte, si appresta a condurre una spedizione verso le stelle. Ha così inizio una esplorazione che, tappa dopo tappa, sembra trasformarsi in un vero e proprio pellegrinaggio. La prima fermata è sul pianeta Scultore, un mondo desolato sul quale venti violentissimi hanno modellato le rocce in guglie e pinnacoli da incubo, alcuni dei quali sembrano artificiali ma rimaneggiati dalla natura. Tutto appare mutevole, illusorio, nebuloso. Gli astronauti si accorgono, tra l’altro, che le stelle risultano “fuori posto”. Scoprono anche dei manufatti, costruiti con leghe sconosciute. Vengono attaccati da armi automatiche; altri dispositivi li difendono. Quando ripartono, si portano dietro più interrogativi e, soprattutto, molte più incertezze di quelle che avevano a inizio missione. Il viaggio riprende, ma durante il volo, inspiegabilmente, lungo i corridoi deserti dell’astronave si odono passi e altri rumori. La seconda tappa significativa è sul pianeta Acqua, sul quale uno dei membri più giovani della spedizione muore annegato. Anche qui vengono ritrovati dei manufatti che sembrano volere spingere gli esploratori a continuare il cammino indirizzandoli verso altri corpi celesti. Numerosi indizi fanno supporre che è in corso una guerra che si svolge nello spazio e nel tempo. L’odissea si conclude sul decimo pianeta visitato, Ambra, sulla cui superficie si erge una sconcertante costruzione: una ciclopica scalinata di marmo larga settecento metri, lunga tredici chilometri e alta nove. Un invito all’ascensione che, tuttavia, a causa di campi di forza messi a protezione dell’edificio, non può essere intrapresa che a piedi. La sfida viene raccolta da Estevan che, rischiando di morire di fame e di fatica, raggiunge il tempio che si trova alla sommità della scalinata. Al suo interno incontra il Kantor, un personaggio che conferma all’esploratore l’esistenza di uno stato di guerra tra due fazioni umane del futuro. La prima vuole estendere a tutti gli uomini di ogni epoca le conoscenze che consentono i viaggi nel tempo e il prolungamento indefinito della vita.

La seconda si oppone con violenza al progetto.

Per chi ha imparato ad apprezzarlo attraverso le sue precedenti opere, è stato un piacere scoprire che a Paolo Aresi è stato attribuito il Premio URANIA 2004 per Oltre il pianeta del vento, un’opera complessa e avvincente che non mancherà di colpire favorevolmente anche i lettori più esigenti.

Si tratta di uno di quei romanzi nei quali l’ambientazione, le atmosfere, i personaggi sembrano mettere in secondo piano la pur interessante trama. Terza opera dell’autore  bergamasco, ha in comune con i precedenti, Oberon, l’avamposto tra i ghiacci (1987) e Il giorno della sfida (1998), la contrapposizione tra l’Uomo e un ambiente inospitale. Soprattutto il secondo, la cui conclusione si svolge su Marte, dipinge un pianeta rosso in cui la sensazione di irrisolto richiama quella percepita dagli esploratori umani su Scultore. E’ questa la più interessante caratteristica dell’opera. Alla fine della lettura il cerchio, in qualche modo, non si chiude. Rimane qualcosa di sospeso, di misterioso. Non a caso, nell’intervista che funge da postfazione, l’autore afferma di dovere qualcosa a Stanislaw Lem e ne cita due dei capolavori: Solaris e L’invincibile. Ci permettiamo di aggiungere che qualche punto di contatto sembra esserci anche con Eden, altro capolavoro dello scrittore polacco, soprattutto perché si svolge in uno scenario che richiama molto Scultore e un po’ Ambra.

Inoltre, ma qui parliamo soltanto di sensazioni, certe atmosfere angosciose che si respirano negli ambienti ipogei del primo pianeta ricordano quelle claustrofobiche tipiche della produzione di H.P. Lovecraft.

Se passiamo ai personaggi non possiamo non apprezzare l’efficacia con la quale Aresi definisce le personalità del protagonista. Estevan cambia durante il viaggio; l’uomo scontroso e in conflitto con se stesso che lascia Marte diventa via via più consapevole, fino a raggiungere un equilibrio in cima alla scalinata. I suoi compagni di viaggio sono deboli, coraggiosi, mistici, aridi. Uno è soltanto un’adolescente sfortunato. Portano nel cosmo tutte le componenti dell’animo umano.

Oltre il pianeta del vento è un’opera sulla quale Aresi ha lavorato a lungo di cesello (era già stata due volte finalista del Premio URANIA) e si vede: è un bel romanzo, espressione di una fantascienza classica, ma al tempo stesso moderna; risulta molto letterario, ben scritto, essenziale eppure esauriente nell’ambientazione. Tutto ciò si traduce in un equilibrio che, per l’appassionato, sfocia nel puro piacere della lettura. In poche parole è quello che ci aspettiamo di trovare nella migliore Science Fiction.

 

SCHEDA DELL'OPERA

 

Titolo:  Oltre il pianeta del vento

Autore:  Paolo Aresi

Pagine:  216

Editore: Mondadori

Collana: URANIA

Prezzo:  3,60 €

Uscita:  Novembre 2004